Nella diagnosi dell’infertilità maschile, l’esame del liquido seminale o spermiogramma, è il punto di partenza per un inquadramento diagnostico completo.
Il risultato dello spermiogramma può indicare se il liquido seminale ha una composizione anormale. E’ fondamentale però ricordare che l’esito di uno spermiogramma ha senso solo se inquadrato nella storia clinica del paziente e della coppia e che l’esito stesso può cambiare nel corso tempo tempo.
Nel nostro Centro di Napoli, specializzato in diagnosi e cura dell’infertilità di coppia, è possibile eseguire lo spermiogramma in assoluta tranquillità e privacy.
Come si esegue lo spermiogramma per indagare l’infertilità?
Per eseguire l’esame è necessario un periodo di astinenza dalle eiaculazioni compreso tra i 3 e i 5 giorni.
L’esame consiste nella valutazione di parametri macroscopici e microscopici dell’eiaculato e deve essere eseguito nel rispetto degli standard internazionali proposti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La valutazione dei parametri macroscopici comprende la fluidificazione, la viscosità, l’aspetto, il volume e il pH.
La valutazione della componente microscopica riguarda la frazione degli spermatozoi e quella composta da cellule epiteliali e rodonte e indaga la concentrazione degli spermatozoi per unità di volume, la percentuale delle forme mobili, la concentrazione di forme mobili per unità di volume, la morfologia degli spermatozoi presenti nel campione, le agglutinazioni, la quantità di cellule rotonde e le emazie.
Ne liquido seminale si può valutare anche la presenza di eventuali infezioni che possono portare ad infertilità. Tramite un esame specifico, spermiocoltura, si possono cercare microorganismi quali: Haemophilus spp., Neisseria gonorrhoeae, Chlamydia trachomatis, Mycoplasma hominis, Ureaplasma urealyticum, Germi opportunisti (Stafilococchi, Streptococchi, Batteri ecc.) e Miceti (Candida spp).